Iss, tra i caregiver 4 su 10 sviluppano malattie croniche
Più colpite le donne che rinunciano a cure e ricoveri
Prendersi cura di un familiare non è solo un impegno emotivo e pratico: per molti caregiver significa anche mettere a rischio la propria salute. Quattro su dieci (41%) dichiarano infatti di aver sviluppato malattie croniche che prima non avevano e tra questi due su tre (66%) riportano l'insorgenza di più di una patologia. A soffrirne di più sono le donne (in particolare le più giovani) che spesso rinunciano a visite mediche e ricoveri. Lo rivela una survey dell'Istituto Superiore di Sanità, a cui hanno risposto 2033 persone (83% donne), presentata oggi a Roma in occasione del convegno "Promuovere la salute delle persone caregiver familiari in ottica di genere: prospettive future" promosso dal Centro di riferimento per la medicina di genere. In cima alle malattie più frequenti, quelle psichiatriche, seguite da quelle scheletro-muscolari, cardiovascolari e gastro-intestinali. "Le donne, in particolare, si fanno carico in maniera preponderante del lavoro di assistenza e cura all'interno delle famiglie - spiega Elena Ortona, direttrice del Centro di riferimento per la medicina di genere dell'Iss-. Questo impegno costante e spesso gravoso ha un impatto diretto e profondo sulla loro salute. La ricerca evidenzia che le donne che svolgono il ruolo di caregiver sono maggiormente esposte a problemi di salute fisica e psicologica; di conseguenza, le disuguaglianze di genere possono generare a loro volta disuguaglianze di salute. Fondamentale - aggiunge - è che le politiche socio-sanitarie rivolte ai caregiver e alle caregiver familiari considerino le differenze di sesso e genere basate sulle evidenze scientifiche". Al centro del dibattito, anche il contributo del medico di medicina generale e la mappatura dei servizi diretti ai caregiver.
Z.Kaczmarek--GL