Tedros, "tra piano pandemico e tagli, 2025 anno di successi e sfide"
Mortalità infantile potrebbe aumentare per la prima volta in un secolo
Un anno di grandi successi ma anche di sfide inedite. È il bilancio che il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus traccia per il 2025 nel messaggio di fine anno. "Il risultato più significativo è stata l'adozione dell'accordo pandemico dell'Oms, un esempio lampante di ciò che il multilateralismo può offrire quando i Paesi scelgono la cooperazione anziché la divisione", afferma Tedros. Tra i traguardi di quest'anno, la conferma dell'eliminazione di alcune malattie in 13 Paesi e l'avvento di terapie innovative per l'Hiv e l'obesità. Forte l'impegno dell'Oms in contesti di crisi: "abbiamo risposto a 48 emergenze in 79 paesi e territori, tra cui Gaza, Sudan e Ucraina", ricorda il direttore generale dell'Oms. Sull'altro piatto della bilancia, il 2025 ha portato una profonda instabilità negli equilibri, soprattutto finanziari, dell'Oms e nella sostenibilità delle politiche sanitarie globali. "I tagli agli aiuti minacciano di invertire decenni di progressi, con stime iniziali che suggeriscono che la mortalità infantile potrebbe aumentare per la prima volta in questo secolo", avverte Tedros. A causa della riduzione nei finanziamenti, l'agenzia è dovuta correre ai ripari e ridurre la forza lavoro. Tuttavia, sottolinea Tedros, "nella crisi si nasconde un'opportunità: l'opportunità per i Paesi di passare dalla dipendenza dagli aiuti all'autosufficienza e l'opportunità per l'Oms di diventare più indipendente e a prova di futuro", conclude Tedros, che ricorda che, nonostante le sfide, l'agenzia resta fedele alla propria vision: "il più alto standard di salute raggiungibile non come privilegio per alcuni, ma come diritto per tutti".
I.Laskowski--GL