
Gli esseri umani rischiano di cadere in una trappola evolutiva

I cambiamenti ambientali causati minaccerebbero la sopravvivenza
Gli esseri umani rischiano di cadere in una 'trappola evolutiva' che si sono costruiti con le loro mani, modificando le condizioni ambientali al punto da compromettere la capacità di sopravvivere e riprodursi. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista BioScience e coordinata dall'Università di Padova, con Sofia Belardinelli, Luigi Garaffa e Telmo Pievani, in collaborazione con Paolo Vineis, dell'Imperial College di Londra. Obiettivo dei ricercatori è capire come gli esseri umani, alterando il mondo naturale, stiano trasformando le condizioni sociali in cui vivono, ossia la loro nicchia ecologica. Hanno voluto perciò analizzare le trasformazioni in atto secondo una prospettiva evoluzionistica, utilizzando la teoria della Costruzione della Nicchia. E' emerso così che i cambiamenti introdotti nell'ambiente dagli esseri umani possono generare nuove pressioni selettive che in alcuni casi potrebbero essere vantaggiose, mentre in altri casi potrebbero rivelarsi dannose. Basti pensare alla scarsità di alcune risorse cruciali e alle diseguaglianze sociali crescenti. "Oggi viviamo in una 'nicchia industrializzata', cioè in un ambiente costruito dagli umani che, pur avendo portato indubbi benefici, sta generando nuove fragilità rivelandosi, per alcuni aspetti, maladattativo", osserva Belardinelli, del dipartimento di Biologia dell'Università di Padova e prima autrice dello studio. "Integrare una prospettiva evolutiva negli studi epidemiologici e nelle analisi sulla salute globale - aggiunge - può aiutarci a comprendere il nostro ruolo nella crisi ambientale e nella quarta transizione epidemiologica". I ricercatori hanno così analizzato le interazioni tra i cambiamenti ambientali causati dalle attività umane, le nuove pressioni ecologiche e selettive che questi generano, come i potenziali esiti sulla salute, e la loro interazione in diverse dimensioni spazio-temporali: a livello molecolare, dell'individuo, della popolazione, a breve e lungo termine. "Uno sguardo evolutivo può anche aiutare a comprendere come la persistenza delle minacce ambientali sia potenzialmente in grado di alterare l'eredità ecologica, cioè le condizioni ambientali. che trasmettiamo alle future generazioni, cambiando le condizioni in cui vivranno e a cui dovranno adattarsi", osserva Pievani. "Condizioni non ottimali - conclude - potrebbero compromettere la nostra capacità di sopravvivere e riprodurci, aumentando il rischio di cadere in una vera e propria trappola evolutiva".
N.Krupa--GL