
Francesco Di Leva, Elio Germano non provoca, dice le cose giuste

Attore napoletano, 'ma col ministro si può fare un buon lavoro'
"Elio Gemano non è un provocatore, dice le cose giuste. E' un grande attore e lavora, ma lui si preoccupa di chi non lavora e sta a casa. Abbiamo passato un anno buio e credo in realtà che il ministro possa fare un buon lavoro. In qualche modo ci sta ascoltando: ora occorre capire insieme cosa si può fare. Io sono uno di quelli di 'connessione' non di 'rottura' ma credo che anche Elio Germano lo sia. Per fortuna che ci sono Elio Germano e Pierfrancesco Favino che fanno sentire la loro voce. Noi lo facciamo in altre situazioni, in altre cose". E' questa l'opinione dell'attore napoletano Francesco Di Leva, sulla querelle fra Germano e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Parlando a margine della presentazione degli eventi di 'Estate a Napoli 2025', Di Leva ha aggiunto: "Noi facciamo parte anche della politica attraverso la cultura perché con essa si fa anche politica, si cambiano le opinioni delle persone nella misura in cui si fanno crescere le persone, si migliorano, si possono istruire. Il che non significa istruirle secondo il tuo punto di vista politico. Elio Germano ne fa un discorso che appoggio totalmente; siamo firmatari in centinaia di un protocollo che adesso ci vedrà coinvolti proprio con il ministro, un tavolo con lui per capire come migliorare l'aspetto della 'tax credit' e di tutto il comparto cinematografico". "Ci sono persone come Germano e Favino - ha proseguito l'artista, animatore del NEST, Napoli Est Teatro - che si occupano di questo aspetto un po' più politico e quindi ogni tanto lanciano delle 'bombe' che gli artisti hanno il dovere di seguire. Siano tutti dietro di loro, di Geppi Cucciari. Ma questo non vuol dire essere contro il ministro. Sediamoci, parliamone: siamo in un'epoca nella quale ognuno di noi può contribuire a migliorare il proprio comparto, noi quello del cinema".
B.Ziolkowski--GL