
Trame Sonore fa oltre 50 mila, a Mantova la classica è pop

Chiude con record di pubblico il Festival animato da 300 artisti
La musica da camera di qualità tra le meraviglie d'arte, le strade e le piazze di Mantova, con una scaletta serrata di 16 ore di musica al giorno e appuntamenti che si sovrappongono, senza barriere formali o di dress code tra artisti e platea conquista il pubblico e fa grandi numeri. Ha chiuso ieri notte con un bilancio di oltre 50 mila spettatori e una forte presenza dall' estero, in particolare dai paesi di lingua tedesca, il Festival Trame Sonore che per quattro giorni ha offerto nella città dei Gonzaga un fiume di note grazie ai 300 musicisti italiani e stranieri impegnati in 150 concerti in spazi pubblici e privati. Nel 2026 la kermesse tornerà dal 29 maggio al 2 giugno. In questa edizione numero 13 hanno partecipato - come sempre gratuitamente - star del calibro di Ian Bostridge, Alexander Lonquich, Jennifer Stumm, Nicolas Altstaedt, Aylen Pritchin, Miriam Prandi, Lawrence Power, Ilya Gringolts, Sergei Malov, Andrea Lucchesini, Danusha Waskiewick, Marco Rizzi, Rachell Hellen Wong accanto a una schiera di nuovi talenti, tutti richiamati dalla formula anticonvenzionale del festival che avvicina davvero il palcoscenico agli ascoltatori. Concerti quasi tutti sold out, con una media di 13 mila utenti giornalieri, confermano l' unicità nel panorama della musica classica del Festival ideato da Carlo Fabiano, direttore artistico e violinista dell' Orchestra da Camera di Mantova, vero motore di Trame Sonore. "La cosa più bella che abbiamo osservato in questi giorni, che va ben oltre la qualità stratosferica dei concerti che abbiamo avuto il privilegio di ascoltare - ha detto Fabiano - è il clima interpersonale fra artisti che qui realizza un reale laboratorio delle idee, per un rilancio dei valori sociali della musica d'arte. Musicisti, operatori, appassionati che vestono un paritetico ruolo nella profonda convinzione che la musica da camera possa essere un autentico modello di dialogo, convivenza e civiltà".
T.Ostrowski--GL