Fan Lucio Corsi in delirio ad anteprima La chitarra nella roccia
Tre serate sold out. A febbraio primo tour in Europa
Tre serate sold out e fan in delirio a Grosseto, al cinema The Space, per l'anteprima nazionale di 'La chitarra nella roccia', il film concerto di Lucio Corsi girato all'Abbazia di San Galgano (Siena), dove è conservata la famosa spada nella roccia. Oggi la prima proiezione vera e propria, con Corsi che è arrivato a bordo di un furgone nero blindato, come una star internazionale, per celebrare Grosseto e la sua Maremma. San Galgano "era il sogno mio e di Tommaso Ottomano, il regista del film - racconta lo stesso Corsi -. Da ragazzini guardavamo The Last Waltz, i Nirvana... Con gli amplificatori nelle camere in campagna viaggiavamo con l'immaginazione. San Galgano è come il ventre di una balena: una follia in mezzo ai campi, un'apparizione. Io ho sempre sognato di entrare nel ventre di una balena, di sentire il suono là dentro. Abbiamo voluto una visione dentro la visione: amplificatori giganti dentro un'abbazia senza tetto". "Non volevamo il montaggio frenetico dei concerti in tv - spiega ancora l'artista maremmano -. Qui ci si immerge, si ascolta il respiro dei luoghi. La musica deve risuonare nello spazio". Non una scelta stilistica, ma filosofica, come la decisione di inserire due volte nel film due canzoni: "Volevo essere un duro" e "Tu sei il mattino". Poi una dedica alla sua terra, la Maremma: "Questa non è la Toscana da cartolina. La Maremma è brulla, asciutta, una terra tosta. Io la chiamo il Far West italiano. Qui c'è una biodiversità che altrove si sta perdendo. Va protetta, perché è vera: da pastori, da sognatori". Con lui, sul palco del film e nei tour futuri ci sono gli amici di sempre. C'é Tommaso Ottomano, il regista e chitarrista, il fratello con il quale ha suonato nella notte magica di Porto Ercole sul peschereccio del nonno. "La mia band è la mia famiglia - dice ancora -. Non condividiamo solo le canzoni, ma la vita. Anche a Sanremo mi sentivo a casa perché c'erano loro. Non ce la tiriamo: facciamo musica, e dev'essere un gioco bellissimo". Poi Lucio annuncia: "A febbraio faccio il mio primo tour in Europa. Dormiremo sul bus: un'avventura splendida. Poi torno al pianoforte a scrivere. Ho tante cose dentro che vogliono uscire".
X.Dabrowski--GL