Dialogo tra arte e moda nella mostra "Seduzioni"
A Roma, Coffee House di Palazzo Colonna, 13 maison e un artista
A Palazzo Colonna, la Coffee House della storica dimora dei principi Colonna, dal 14 al 16 novembre, ospita la mostra "Seduzioni", ventidue sculture in metallo dell'artista trentino Andrea Borga e tredici firme della moda italiana con le loro creazioni dedicate allo stesso tema. Le maison sono: Fondazione Roberto Capucci, con una creazione che fa parte dell'Archivio Roberto Capucci, Alessandro Angelozzi, Chiara Boni, Vittorio Camaiani, Franco Ciambella, Raffaella Curiel, Anton Giulio Grande, LodenTal, Sartoria Litrico, Luluredgrove, Gianni Molaro, Morfosis, Jamal Taslaq. Un abito per ogni maison. L'esposizione, ad accesso libero e gratuito, è curata dalla giornalista Elena Parmegiani, direttore eventi della Coffee House e Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna. Madrina della rassegna, la principessa Jeanne Colonna. La mostra è accompagnata da un catalogo, dove la critica delle opere d'arte è a cura di Vittorio Maria de Bonis, mentre per la parte moda è a cura della giornalista e storica della moda Patrizia Vacalebri. La prefazione è di Elena Parmegiani. "Ho conosciuto i principi Prospero e Jeanne Colonna - rivela Borga - in occasione di una mostra personale in Trentino, nel mio paese natale. Da lì è nata un'amicizia e ho accolto con entusiasmo l'invito ad esporre le mie creazioni a Palazzo Colonna, per la prima volta a Roma. Dopo questa personale tornerò nuovamente ad esporre in America dove sono già stato presente nel Chelsea Arts District di New York durante l'Art Week. Poi sarà la volta di San Francisco, di Miami e Singapore". Di Borga, classe 1985, sappiamo che vive e lavora a Coredo di Predaia, piccola località turistica tra le Dolomiti, e che dal 2024 è il primo artista contemporaneo entrato a far parte della collezione privata di Palazzo Colonna, con una scultura in metallo intitolata "Royal Rooster". Le opere di Borga sono realizzate in ferro, acciaio inossidabile, acciaio corten e ottone, combinati ad altri materiali, come legno, pietra e cemento. La finitura delle sue opere avviene attraverso processi fisici o chimici, senza l'utilizzo di vernici. La sua ispirazione viene dalla natura e della forma umana femminile. Per la moda sono in mostra: il completo due pezzi della Fondazione Roberto Capucci, l'abito-scultoreo rosso fuoco di Alessandro Angelozzi; il long dress di Chiara Boni, placcato e ricamato in argento; l'abito della collezione di Vittorio Camaiani "Magico Labirinto, perdersi, ritrovarsi" del 2014 indossato alla Festa del Cinema di Roma da Marina Ripa di Meana nel suo ultimo red carpet; il "Venus closet" del 2024 di Franco Ciambella; l'abito realizzato nel 2015 da Raffaella Curiel su un disegno degli anni 50 di sua madre Gigliola Curiel; l'abito ricamatissimo con perle e jais di Anton Giulio Grande, omaggio a Frida Kahlo; la creazione di LodenTal che ha pensato alle antiche amazzoni; il vestito maschile doppiopetto con mantella realizzata con un'antica seta giapponese dalla Sartoria Litrico diretta da Luca Litrico; l'abito di Luluredgrove della collezione Fall/Winter 2026 in seta ricamata con perle; l'abito-scultura di Gianni Molaro, dipinto a mano e ispirato a Salvador Dalì, realizzato con tessuto di fibra in metallo; la creazione di Morfosis nero e argento, costruita con anelli di chiffon di diverse dimensioni; l'abito di Jamal Taslaq intitolato "Sensualità d'amore", collezione omaggio all'incontro tra Occidente e Oriente. A palazzo Colonna oltre alla mostra, i 15 novembre si terrà la presentazione del libro di Chiara Boni "Io che nasco immaginaria", mentre il 16 novembre la tre giorni di moda terminerà con il petit defilè di Vittorio Camaiani con la sua collezione Fall/Winter 25-26, La mia strada".
J.Michalak--GL
